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Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana |
Antichi borghi chiantigiani
Gaiole in Chianti è ricordata in un documento del 1086. Nel 1378 passò a Firenze. Poco fuori dall'abitato, su di un leggero colle, c'è la pieve di Santa Maria a Spaltenna, costruita nella prima metà del XII secolo. A 2,5 km. dal paese, in direzione Siena, si può vedere il castello di Meleto, dai poderosi torrioni circolari, tipico esempio di fattoria fortificata di epoca medioevale. Una diramazione da Gaiole, porta alla Badia a Coltibuono, una chiesa e i resti di un'abbazia (incorporati in costruzioni successive) risalenti al 1049. Poco fuori Castelnuovo Berardenga è da vedere la pieve di Santa Maria Maddalena a Pacina, rimaneggiata in epoca barocca, ma la cui origine medievale è testimoniata dal curioso campanile cilindrico del IX secolo. Radda in Chianti conserva pressochè integra la struttura urbanistica medievale a pianta ellittica allungata. Alcuni documenti dell'XI secolo la citano come corte fortificata di proprietà dei monaci della Badia Fiorentina a cui era stata donata dalla contessa Willa, madre del marchese Ugo di Toscana. Nel 1203 passò dai Conti Guidi a Firenze da cui fu fortificata nel 1400. Nella seconda metà del XII secolo fu indicata come capoluogo della "Lega del Chianti", una delle giurisdizioni autonome con cui era stato organizzato da Firenze il contado. Nel 1230 il castello di Radda fu assaltato e distrutto dai Senesi. Tra le emergenze di epoca medievale sono da annoverare le pievi romaniche di Santa Maria Novella e di San Giusto in Salcio, il castello di Volpaia e quel che rimane del castello di Albola. Nei dintorni di Tavarnelle Val di Pesa sono da vedere la pieve romanica di San Pietro in Bossolo, anteriore all'anno 1000, e la chiesa di Santa Lucia al Borghetto del XIII secolo. Il borgo di San Donato in Poggio, in comune di Tavarnelle Val di Pesa, conserva ancora un aspetto tipicamente medievale. Fuori dalle mura è di grande interesse la romanica pieve di San Donato dalle tre caratteristiche absidi. L'interno a tre navate conserva un fonte battesimale di Giovanni della Robbia. Greve si formò intorno ad un antico castello, noto fin dall'XI sec. ma si sviluppò soltanto nei secc. XIV e XV. Nel 1325 il castello fu bruciato da Castruccio e nel 1387 depredato da Alberico da Barbiano. Di epoca medievale sono i numerosi castelli sparsi nel territorio come quello di Montefioralle (XI sec.), di Panzano (XIII - XIV secc.), e la pieve romanica di San Leolino (X sec.) a Panzano, che all'interno conserva opere di gran pregio tra cui una pala d'altare duecentesca di Meliore di Iacopo. La Pieve di Santa Maria, a cui Impruneta deve buona parte della sua fama, risale all'XI secolo. Nei secoli successivi fu più volte rimaneggiata e rifatta, nonchè ingrandita per poter accogliere i numerosi pellegrini che venivano a venerare la miracolosa icona della Madonna dipinta, secondo la leggenda, da San Luca Evangelista. Nel 1156 dipendevano da essa addirittura 21 chiese minori. L'interno è ricco di opere d'arte tra cui due preziose edicole di Michelozzo del 1453-56, arricchite da terrecotte e maioliche policrome dei della Robbia. |
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