CHIANTI
ROMANICO
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a Greve
in Chianti
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Sulla strada chiantigiana che da
Firenze porta al Chianti è da vedere, a Strada in Chianti, la
chiesa di San Cristoforo che mostra alcuni elementi delle
originarie strutture romaniche e conserva un crocifisso ligneo quattrocentesco.
Poco più avanti, a Chiocchio, un’occhiata la merita anche la pieve
di San Donato a Mugnana del XIII secolo.
A mezza via tra questi due borghi una strada si
inerpica sulla collina arrivando a Cintoia, da cui una deviazione porta
al borghetto di Cintoia Vecchia con la semplice pieve di San Pietro
risalente al 724 e ristrutturata con caratteristiche di fortezza nel XII sec.,
particolarmente interessante l’abside. Una vicina strada, sterrata e di
difficile percorso, attraversa i boschi e arriva all’antica Abbazia di
Montescalari, oggi di proprietà privata e pertanto non visitabile.
Ritornando sulla strada principale si giunge a Dudda dove è la
chiesa di S.Michele di origini romaniche ma quasi totalmente
ricostruita. Una deviazione conduce a Lucolena, antico borgo fortificato
nei pressi di una strada romana. Ridiscesi a Greve, per una panoramica
strada sterrata che attraversa vigneti, si arriva alla originale costruzione
della pieve di San Cresci a Montefioralle, anteriore all’anno
Mille, attualmente in fase di restauro.
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a Panzano
in Chianti |
Poco fuori dal paese, su una lieve altura, è da
vedere a tutti i costi la bellissima pieve di San Leolino, menzionata in
una pergamena del 982 anche se le attuali strutture architettoniche risalgono al
XII secolo e la facciata con l’elegante porticato fu aggiunta nel XVI secolo. La
chiesa è a pianta basilicale con tre navate e conserva preziose opere d’arte tra
cui uno stupendo trittico del Maestro di Panzano.
A poca distanza da Panzano, su di una
leggera deviazione sulla destra, si può raggiungere l’oratorio
di Sant’Eufrosino già ricordato in una Bolla papale del 1103.
La chiesa, caduta in rovina, fu ricostruita nel 1441 in stile goticheggiante e
successivamente ancora modificata. Nelle immediate vicinanze della chiesa sorge
una piccola cappella, costruita su di un pozzo la cui acqua si credeva avesse
virtù miracolose e veniva detta “acqua di San Frosino”. All’interno della
cappellina si conserva un piccolo altare romanico con incisi fiori stellati
inseriti in cerchi.
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a Barberino
Val d’Elsa |
Nel borgo di Sant’Appiano, in
comune di Barberino Val d’Elsa, c’è l’eccezionale Pieve di
Sant’Appiano del XII - XII sec. che ha davanti alcune colonne
resti di un antico battistero. All’interno, a tre navate e tre absidi,
si possono ammirare alcuni affreschi quattrocenteschi e la trecentesca
Tomba di Gherarduccio Gherardini. Sull’architrave che si affaccia
sul cortile c’è una lastra scolpita con S.Michele, che risale al
1171.
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a Tavarnelle
Val di Pesa |
La Badia a Passignano è
uno dei luoghi più suggestivi dell'intera Toscana che conserva numerose
tracce dell’originaria costruzione romanica. Questo convento, posto in
un luogo isolato e circondato da ulivi e vigne, fu fondato nel 1049 da
San Giovanni Gualberto che qui morì nel 1073. L'interno della
chiesa, ad una navata, venne trasformato verso la fine del XVI sec. dal
Passignano, un artista locale che dipinse gli affreschi del
presbiterio. Di fronte alla chiesa c'è l'ingresso di quello che fu il
Convento, ricostruito nel XIII secolo, ingrandito nel XV e ridotto alle
attuali sistemazioni nel secolo scorso. Nella sala che anticamente
ospitava il refettorio si può ammirare lo splendido affresco "Ultima
Cena" eseguito nel 1476 da Domenico e Davide Ghirlandaio.
Nella stessa sala due lunette racchiudono gli affreschi "Cacciata dal
Paradiso" e "Uccisione di Abele", opera quattrocentesca di
Bernardo di Stefano Rosselli. Molto bello anche il chiostro
duecentesco.
Sempre nelle campagne di Tavarnelle
Val di Pesa sono da vedere: la Pieve di San Donato in Poggio
con l’interno a tre navate e tre absidi che conserva un fonte
battesimale cinquecentesco di Giovanni Della Robbia; la
Pieve di Santo Stefano a Campoli, costruita nel 903 e
rimaneggiata nel XVII secolo. L’aggiunta del portico è di epoca barocca.
All’interno conserva qualche pregevole pittura quattrocentesca.
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a San Casciano
Val di Pesa |
Appena fuori dal paese, su di
un’alberata strada secondaria, c’è la Pieve di Santa Cecilia a
Decimo originaria dell’XI secolo. La facciata con il bel
porticato è cinquecentesca. Di nota l’originale massiccia torre
campanaria. All’interno conserva un affresco del XIII secolo.
A pochi chilometri dal paese una
deviazione porta alla chiesa di S. Andrea a Luiano dell XI
sec. che conserva affreschi di scuola fiorentina della seconda metà del
XVI sec. e una preziosa acquasantiera con capitello del XII sec.
Sempre nelle campagne sancascianesi,
merita una piccola deviazione la Pieve di San Giovanni in Sugana,
una bella costruzione decisamente modificata nel ‘500 che all’interno
conserva pregevoli dipinti.
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a Gaiole
in Chianti
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Da Gaiole in Chianti si raggiunge la
SS 484 e poi la stradina per il borgo di Adine e si prosegue fino
alla Pieve di San Polo in Rosso, da considerare fra le più
importanti e pittoresche costruzioni religiose del Chianti. Le sue
origini non sono certe ma con molta probabilità risalgono all’epoca
paleocristiana. La pieve originaria è attualmente inglobata nei resti di una
fortificazione probabilmente eretta nel XIII secolo.
L’impianto della chiesa è tipico romanico: tre
navate, una sola abside e pilastri quadrangolari. Presenta però successivi
inserimenti gotici come la volta a crocera che mirabilmente si fondono con le
precedenti strutture. Anticamente presentava affreschi sulla vita di Cristo.
Il bel campanile, costruito in pietra alberese, si trova sul fondo del lato
destro della chiesa. Sempre su questo lato si può vedere il cortile.
Poco distante, su di una piccola deviazione si
può vedere la Pieve di San Giusto in Salcio, edificata nell’XI
secolo nelle immediate vicinanze di un borgo rurale di epoca romana. L’interno
si presenta a tre navate spartiti da pilastri, la copertura è con capriate
lignee a vista. Il possente campanile è stato costruito utilizzando pietra
locale.
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a Radda
in Chianti
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Sulla strada che da Radda porta a Panzano,
una deviazione conduce alla Pieve di Santa Maria Novella, della
cui primitiva costruzione romanica sono visibili le tre absidi e le colonne con
i capitelli originali.
Nel borgo di Volpaia, sulle pendici del
monte Querciabella, la Commenda di Sant’Eufrosino conserva
tracce della originaria costruzione romanica.
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a Castellina
in Chianti
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Non lontano dal paese, su di una comoda strada
sterrata che parte da Casalecchi, c’è la solitaria chiesa di S.
Maria al Colle, detta la Badiola, che seppur di modeste
dimensioni è una delle più antiche e suggestive costruzioni romaniche del
Chianti.
Altri edifici di origini romaniche del
territorio castellinese sono la pieve di S. Leonino in Conio, la
pieve di S. Agnese completamente ricostruita nel dopoguerra, la
pieve di Cispiano ad unica navata, e la pieve di S. Quirico
ad unica navata e con campanile a vela successivamente aggiunto.
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a Castelnuovo Berardenga
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Poco fuori dal paese si può vedere l’antica
pieve di Santa Maria a Pacina già ricordata nell’VIII secolo. Di
particolare nota l’originale campanile cilindrico. Poco distante, nelle
vicinanze dello storico colle di Montaperti dove il 4 settembre 1260 i
guelfi fiorentini furono sonoramente sconfitti, si può vedere la piccola
caratteristica canonica di Sant’Ansano a Dofana, un edificio
ottagonale della fine del XIII secolo. Nei dintorni del borgo medievale di
San Gusmé cè la chiesa dei SS. Cosma e Damiano di epoca
carolingia e, a circa 10 chilometri, l’ottima pieve di San Vincenti
che nel VII sec. godette dell’appellativo di “basilica”. |
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