Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana


FIRENZE IN EPOCA MEDIEVALE

Di Firenze nell'alto medioevo si sa ben poco. Fonti incerte sostengono che sia stata assediata dai Goti a cui fu opposta una strenua resistenza mentre è sicuramente opera di fantasia la leggenda, diffusasi ed elaborata dai cronisti dell'età comunale, che la ricostruzione della città sia stata opera di Carlo Magno.

A partire dal X secolo si hanno più notizie, ma è estremamente difficile separare la storia di Firenze città da quella delle più ampie strutture feudali e territoriali di cui fece parte, ovvero la Tuscia longobarda e il marchesato di Toscana.

Ancora nel XI sec. tale storia è difficilmente separabile dalle casate feudali, soprattutto da quella dei Canossa, la famiglia della celebre Matilde, che regnò (dal 1027 al 1115) saggiamente e con polso fermo sulla Toscana, e dalle chiese e comunità monastiche. Nel 1055 Firenze già godeva di un certo prestigio al punto che fu scelta da papa Vittore I come sede di concilio.

Nel XII secolo si assiste invece a un travolgente sviluppo economico, politico ed urbano. La città si dota di magistrature importanti (è del 1134 la prima menzione del podestà) e nel 1172 si costruì una poderosa cinta muraria che comprendeva anche i quartieri formatisi sulla riva sinistra dell'Arno. Tra il XII e il XIII secolo la città continua ad ingrandirsi e si affermano le corporazioni delle arti e dei mestieri (particolarmente potente è quella della lavorazione della lana). Al benessere economico si accompagna un rafforzamento militare che costringe le altre città (Arezzo e Siena soprattutto) a riconoscerne la supremazia. La prima metà del XIII secolo sarà però caratterizzata dalle lotte tra le due fazioni dei Guelfi (sostenitori del pontefice) e dei Ghibellini (sostenitori dell'imperatore), con alterne vittorie di una parte e conseguenti esilii dell'altra. Il 4 settembre 1260 l'esercito senese sconfisse i Guelfi fiorentini nella battaglia di Montaperti. A Firenze tornano i Ghibellini con a capo Farinata degli Uberti e Guido Novello. Di lì a poco, nel 1267, ritornarono (e definitivamente) vincitori i Guelfi.

Nel 1300 la città fu dilaniata da una violenta guerra civile per la conquista del potere tra le famiglie patrizie che si erano divisi in Bianchi e Neri. Successivamente, a seguito dell'aggravamento dei livelli di vita dei ceti meno abbienti, nel 1378, scoppiò la rivolta popolare detta dei Ciompi (ovvero i salariati dell'arte della lana) che, dopo scontri ed intrighi, fu duramente repressa segnando il consolidamento del predominio delle ricche famiglie patrizie (periodo detto "dell'oligarchia") che durerà fino all'instaurazione del potere dei Medici.


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