Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana


Pievi in Valdisieve

Poco prima di arrivare a Pontassieve in località le Sieci è da vedere la Pieve di S. Giovanni Battista a Remole dallo slanciato campanile romanico, riportata ai caratteri originali nel restauro del 1950 che eliminò le aggiunte barocche del XVIII sec. L’interno, è a tre navate, divise da archi su pilastri quadrati, il presbiterio è quattrocentesco. Da vedere un dipinto su tavola “Crocifisso tra la Vergine e S. Giovanni” del XV sec., il fonte battesimale settecentesco in marmi policromi, una robbiana raffigurante S.Giovanni Battista e i resti di alcuni affreschi del XIV secolo. Una piccola stradina conduce sulla riva dell’Arno dove si può vedere un’antica casa torre appartenuta alla famiglia dei Donati con un’originale protome marmorea con fattezze feline.

Seguendo poi il corso della Sieve si oltrepassano i paesi di Pontassieve e Rufina (le terre del buon Chianti Rufina) e si imbocca la deviazione che conduce a Pomino. Lungo questa particolarissima strada che offre paesaggi di quasi alta montagna si incontrano la semplice pieve di Castiglioni, l’elegante chiesa di S. Piero a Petrognano (rifatta nel 1925) e infine la pieve romanica di San Bartolomeo a Pomino di cui sono notevoli, all’interno, i capitelli scolpiti che sovrastano le colonne in pietra.

Tornando indietro e proseguendo lungo la Sieve si arriva a Dicomano dove su una leggera altura che domina il paese c’è la interessante Pieve di Santa Maria che risale al XII sec. Abbondantemente modificata nel 1568, fu ancora notevolmente danneggiata dal terremoto del 1919 e restituita al culto nel 1922. L’attuale portale, a destra di una massiccia torre campanaria quadrata quattrocentesca, anticamente costituiva l’abside. L’interno semplice e severo è a tre navate con pilastri quadrangolari in filaretto, il tetto a capriate è stato recentemente rifatto. Conserva pregevoli pitture tra cui un’ottima “Madonna del Rosario di Santi di Tito” (di nota l’eccezionale cornice), una cinquecentesca “Madonna in Trono con Bambino e Santi” di Giorgio Vasari, il trittico su tavola con “Madonna in trono tra S. Antonio Abate e S. Pietro”, un bassorilievo di bottega robbiana, e un bel dipinto ottocentesco del pittore messinese Giacomo Conti.


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