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Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana |
Le Porte di Firenze La cinta muraria che racchiudeva e difendeva la città di Firenze (che corrisponde all’incirca a quello che oggi vien definito il centro storico) fu iniziata nel 1284 su progetto di Arnolfo di Cambio e completata, con varie interruzioni, nel 1333. Si tratta della terza cerchia di mura costruite per difendere Firenze dagli assalti nemici (la prima cerchia fu quella romana, a cui seguì la prima medievale che ricalcava quasi per intero la precedente. La seconda cerchia fu iniziata nel 1172 e completata in pochi anni); l'ultima costruzione fu quella definitiva che spostava l'asse cittadino su quello dell'attuale via Calzaiuoli e che funzionò egregiamente fino al 1865 quando, per Firenze capitale d'Italia, si provvide all'ampliamento della città e seguendo le direttive dell'architetto Giuseppe Poggi si abbatterono le antiche mura per favorire la costruzione dei viali di circonvallazione e la sistemazione dei lungarni. Le mura della terza cerchia, che iniziavano con la Torre della Zecca Vecchia (nell’attuale piazza Piave), avevano un perimetro di quasi nove chilometri e la superficie racchiusa era di oltre 506 ettari, erano alte sei metri e su queste vi passava il cammino di ronda. Ogni centoventi metri era posta una torre di guardia. Un interessante itinerario delle superstiti porte d’entrata ci può dare l’idea precisa di come era strutturata la città antica, purtroppo molte di queste sono rimaste completamente isolate rispetto al contesto originale assumendo un incongruo effetto di antico mal inserito nel moderno. Il percorso si inizia, per comodità, dalla Porta alla Croce (detta anche Porta Candida) del 1284 situata nell’attuale Piazza Beccaria; all’interno si possono vedere i resti malandati di un affresco con “Madonna col Bambino e Santi” di Michele di Ridolfo. Si prosegue fino alla Porta di San Gallo (1284) in Piazza della Libertà, proprio di fronte all’arco di trionfo costruito per celebrare l’ingresso di Francesco II di Lorena; di nota sulla porta i due leoni in pietra serena. Si arriva quindi alla Porta al Prato (1284), per proseguire fino a Porta San Frediano, una delle più possenti, realizzata su progetto di Andrea Pisano, di particolare rilevanza poichè conserva ancora gli originali battenti. Quindi si arriva alla scenografica Porta Romana (1326) che si apre nella parte più antica delle mura di Oltrarno e conserva ancora i vecchi battenti; all’interno, sopra l’arcata c’è un affresco di scuola fiorentina del XIV sec. con "Madonna con Bambino e Santi". Da qui le mura di fortificazione giungevano fino a dove successivamente venne costruito il Forte di Belvedere. Da questo punto scendevano fino a Porta San Miniato, in ottimo stato, e quindi all’imponente Porta San Niccolò (1324) che costituiva il caposaldo difensivo a protezione dell’Arno in proseguimento, sull'altra sponda del fiume, con la Torre della Zecca; all’interno della porta si può vedere una lunetta affrescata con "Madonna, Bambino e Santi" del XV sec.; si vedono anche i tre ripiani ad arcate sovrapposte con le scale in pietra. |
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