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Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana |
Nomi e Storie dei Paesi di Toscana Antella, (nel comune di Bagno a Ripoli) toponimo di forte origine etrusca le cui interpretazioni possibili sono più di una. Il centro abitato prende innanzitutto nome dal fiume omonimo. Nella ricerca toponomastica è universalmente accettato che tra i toponimi gli idronimi (i nomi dei corsi d'acqua) sono tra quelli più conservativi ovvero che mantengono rispetto ai centri abitati e perfino rispetto ai nomi dei monti (oronimi) il nome originario. Già di per sè questo è indice di una certa antichità del nome. In questo è riconosciuta una derivazione etrusca da un antico antula, passato ad antin(u)la. E’ probabile, ma non attendibile, la derivazione dalla parola osca aderl, che si ritrova in Campania come Atella, col significato di "scuro, bruciato, nero", da riferirsi, eventualmente, alla peculiarità delle acque del fiume in un determinato tratto. Sicuramente si riconosce nell'idronimo/toponimo l'infisso -nt- che caratterizza gli idronimi antichi di origine indoeuropea; a supporto di questa interpretazione vi è l'attestazione del nome A'ntina, di un borro presso Greve. Bagno a Ripoli, (5 km. da Firenze). Il suo territorio fu quasi sicuramente abitato in epoca etrusca e romana e fin dalle origini la zona seguì le vicende della vicina Firenze. Nel Medioevo fu sede di importanti monasteri. Dal 1250 il popolo di Bagno a Ripoli fece parte delle 76 leghe del contado fiorentino comprendente le pievi di Ripoli, dell’Antella e di Villamagna. Successivamente il suo territorio fu prediletto dalle grandi famiglie cittadine (Portinari, Bardi, Peruzzi, Cerchi, Cavalcanti, Rinuccini) che vi ebbero poderi, ville e palazzi. In questo caso il toponimo rispecchia in maniera piena la storia dell'insediamento abitativo. Abitato fin dalla preistoria (tracce neolitiche), luogo felice a causa delle sorgenti che scaturiscono dalle colline circostanti, stazione di passaggio nel tratto della transumanza dal Mugnone all'Impruneta verso la Maremma, ed in area etrusca sulla via di Fiesole, molto verosimilmente fu sempre etichettata geograficamente con "fonti" o "sorgenti". L'importanza del luogo e verosimilmente l'inizio di un insediamento più stabile, avvenne nel 123 d.C. con la costruzione della via Cassia, la via consolare romana che conduceva da Roma a Luni (centro etrusco, poi colonia romana presso Marina di Massa) passando per Chiusi, Arezzo, Fiesole, Pistoia; e la conseguente costruzione di un bagno 'balneum' termale ad uso dei pellegrini. Le terme erano tipiche delle stazioni sulle vie consolari e spesso avevano valore di etichetta, come il luogo del bagno (o i bagni) sulla riva: Bagno a Ripoli. Ripoli infatti deriva dall'elemento latino che si riferisce alla geonomastica rípa "riva", luogo che si trova sulla riva del fiume. Barberino del Mugello, (33 km. da Firenze). Fin dall’XI sec. fu possesso dei Cattani di Cambiate. Nel 1313 il castello di Barberino ed il borgo attorno fu acquistato dalla Repubblica Fiorentina. A seguito del tradimento di Niccolò da Barberino, nel 1351, venne conquistato dai soldati di Giovanni Visconti; l’anno successivo fu ripreso dai Fiorentini che ne smantellarono il castello. Nel 1364 fu saccheggiato dalle soldataglie inglesi al comando di Giovanni Acuto, capitano di ventura al soldo dei Pisani. Nel 1501 il borgo venne pressochè distrutto da Cesare Borgia, ricostruito venne ancora una volta devastato dai soldati del vicerè di Napoli Don Ramon Cardona che si apprestavano ad assaltare Firenze per restaurarvi il governo dei Medici. Barberino Val d'Elsa, ( a 33 km. da Firenze) Numerosi furono nel suo territorio gli insediamenti etruschi e romani. La formazione dell’agglomerato urbano viene fatta risalire al 1200 a difesa della valle, divenne importante dopo la distruzione del castello di Semifonte, operata di Fiorentini nel 1202. Nel 1312 non resistette all’assalto di Arrigo VII e nel 1380 fu messo a ferro e fuoco dalle soldatesche di Alberico da Barbiano. Anche se affascinante l’ipotesi che si tratti dell’indicazione di un antico luogo di residenza dei barbari, ciò non sembra possibile. Probabilmente nel nome si può riconoscere una derivazione dal latino barba, usato metaforicamente per indicare un monte che indicava il luogo prima dell'insediamento che ne portò lo sviluppo. La seconda parte del toponimo è di specificazione per distinguerlo da altri simili (es. Barberino del Mugello). In quanto all'idronimo Elsa l'origine è oscura. Calenzano, (15 km. da Firenze). Nel basso Medioevo il suo territorio era frazionato in piccoli possedimenti feudali dei Guidi, dei Buonaccorsi e delle famiglie locali Arrighetti e Sommaia che si contrapponevano alla contea di Prato). Nel XVIII sec. diventò proprietà della famiglia Ginori che vi installò una manifattura di porcellane, successivamente trasferita a Doccia. Il nome derivato probabilmente dal latino calata che indicava un "sentiero in discesa", poteva riferirsi ad un tratto di strada che dai Monti della Calvana o da Monte Morello, che circondano Calenzano, veniva a valle. Altri vi vedono una derivazione dall'antroponimo latino Calenti¡nu. Carmignano, (in provincia di Prato, a 22 km. da Firenze). Territorio di antiche origini etrusche. Fino al 1228 il castello e il borgo appartennero ai Pistoiesi, quindi appartenne ai Fiorentini. Nel 1325 fu occupato da Castruccio Castracani che nei dintorni battè le truppe fiorentine, nel 1328 fu riconquistato e da quel momento il paese seguì le sorti della Repubblica Fiorentina. Il nome deriva dall'antroponimo latino Carmini¡nu. Probabilmente la sua origine deriva dall'antroponimo venetico Carminius, senza però che i veneti adriatici siano mai arrivati nella zona, ma verosimilmente il nome è passato al latino arrivando poi ai giorni nostri. I dati archeologici attestano l'utilizzo del luogo fin dal VII° secolo a.C. Castelfiorentino, (39 km. da Firenze). Feudo dei Conti Alberti, fu a lungo chiamato Castel Timignano. Nel 1529 e nel 1530 fu devastato dalle truppe spagnole che dovevano assaltare Firenze per restaurarvi il potere mediceo. La prima parte del nome di luogo, comune ad altri simili, deriva dal latino castrum-castrórum che indica in origine l'accampamento a pianta quadra romano. Nel Medioevo sui luoghi di questi agglomerati sorsero numerosi insediamenti più o meno fortificati poi diventati i castelli, un altro termine che deriva dall'antico castrum-castrórum. Il toponimo nacque con l'arrivo della dominazione fiorentina nella Val d'Elsa verso i secoli XII°/XIII°, e l'aggettivo fiorentino venne posto sopra al vecchio, per indicare la nuova proprietà; si può indicare come un toponimo propagandistico e campanilistico. Castellina in Chianti, (in provincia di Siena, a 21 km. da Siena). Importante centro agricolo e vinicolo del Chianti. Le origini etrusche sono testimoniate dall’imponente tumulo di Montecalvario. Nel 1220 Federico II lo diede in feudo ai conti Guidi. Fu possedimento fiorentino e baluardo contro Siena. Nel 1397 Castellina fu conquistata e distrutta dalle soldataglie milanesi. Nel XV sec. fu ricostruita e cinta di possenti mura che permisero di respingere gli assalti pontifici del 1452 e del 1478. Castelnuovo Berardenga, (in provincia di Siena, a 21 km. da Siena). Agglomerato di origine recente, il paese fu infatti fondato da Siena nel 1366, al centro della Berardenga, in un'ottima posizione di controllo. In questo caso l'aggettivo nuovo si riferisce alla nuova fondazione. Altrimenti gli altri toponimi che hanno questo aggettivo, lo derivano dal latino n‰vu che indicava "una terra recentemente ridotta a culture". Berardenga è probabilmente un toponimo germanico (gotico), la cui caratteristica è la terminazione -engo/i/a, e vi si può ravvisare la stessa base del nome Everardo. Cerreto Guidi, (41 km. da Firenze). Importante centro del Valdarno Inferiore, posto sulle pendici sud occidentali del monte Albano. Prese il nome dai conti Guidi che ne furono feudatari dal 1086 al 1273 quando fu ceduto alla Repubblica Fiorentina Certaldo, (45 km. da Firenze). In epoca medioevale fu castello degli Alberti di Prato. Il toponimo è composto da due parole. Per il valore della prima esso può essere considerato un fitonimo, ovvero un nome di luogo derivato da elementi vegetali, che rispecchia un rapporto reale con le vegetazioni del luogo. Nella prima parte si ravvisa la parola latina cerrus "cerro", quindi verosimilmente la presenza di questo albero nella zona. La seconda parola è l'aggettivo altu che in questo caso è utilizzato per dare un'etichetta specifica al toponimo. Chianti, toponimo etrusco che come nel caso di Antella è derivato da un'antico idronimo. Cintoia, (in comune di greve in Chianti) prende il suo nome da una parola arcaica sopravvissuta nella toponomastica: centuria, "misura di 100 iugeri". Compiobbi, (in comune di Fiesole). Il nome dalla parola latina compluvium che indica una "cavità del suolo dove si raccolgono le acque", e questo rispecchierebbe la sua posizione in una curva dell'Arno. Dicomano, (a 36 km. da Firenze). Centro agricolo nella Val di Sieve, prende il suo nome, verosimilmente dall'arcaismo latino decumanus che indicava sia nell'accampamento romano, sia (soprattutto) nelle città fondate dai romani la seconda via principale che intersecandosi con l'altra (principaliis) divideva in quartieri l'insediamento, o l'agro, da levante a ponente. Il sistema di divisione era di origine etrusca. L'attestazione più antica risale al 1103 che conserva parte dell'antico vocalismo Decomano. Il toponimo indica comunque l'origine dell'insediamento perlomeno di epoca romana. Il torrente omonimo, sulla cui riva destra si trova il paese, ha probabilmente preso il nome dall'insediamento, e non viceversa. Fiesole, (6 km. da Firenze). Importantissima città etrusca, anche in epoca romana, il toponimo è considerato etrusco. Arrivato a noi tramite il latino Faesulae, dalle epigrafiche etrusche ricaviamo Vipsul e Visul con un il passaggio v > f. Per il significato non si ha nessuna certezza. Gaiole in Chianti, (in provincia di Siena, a 28 km. da Siena). Importante centro agricolo e vinicolo del Chianti. Il nome del paese viene citato per la prima volta in un documento del 1086. Nel 1378 fece parte della Lega del Chianti e si pose sotto il dominio fiorentino. La seconda parte del toponimo serve da specificazione, e di solito è traccia dell'esistenza di un altro agglomerato con il nome simile. In questo caso, molto verosimilmente, visto che nella regione non si hanno altre Gaiole, può benissimo essere utilizzato per l'alta considerazione che il Chianti ha per la sua produzione vinicola. Gaiole sembrerebbe derivare dalla parola longobarda gahagi "luogo o bosco recintato" che ha dato vita a numerose varianti come, in Toscana, la forma kahagi con passaggio di h >f, che si ritrova nel toponimo Cafaggio. Nell'Italia centrale è attestata anche la forma Gaiolo, da cui deriva con una certa probabilità il nostro toponimo. Gambassi, (48 km. da Firenze). Interessante paese della Valdelsa. Nel 1293, dopo la pace di Fucecchio, fu incorporato nei domini della Repubblica Fiorentina. Nella seconda parte del toponimo si riscontra l'aggettivo latino bassu che di solito indica una "piccola bassura spesso umida”. Nella prima parte si trova l'elemento latino campus, frequentissimo in Toscana e quindi l'interpretazione potrebbe essere il "campo della piccola bassura", e la forma sarebbe derivata da un campu-bassus > campubassi > cambassi > Gambassi. Greve in Chianti, (28 km. da Firenze). Centro agricolo e vinicolo di grandissima rinomanza. Il paese è di formazione relativamente recente (basti pensare che nel 1551 aveva appena 92 abitanti) ma sono molto più antichi il castello di Montagliari che nel 1302 fu distrutto dai Fiorentini e il castello di Montefioralle che nel 1325 fu raso al suolo da Castruccio Castracani. L’agglomerato urbano prende verosimilmente il suo nome dal fiume omonimo che nasce dal Monte San Michele. Interessante l'associazione con l' elemento latino grava che, nelle sue varie derivazioni, partendo da un significato originale di "area ghiaiosa" arriva ad indicare a) "sedimenti ghiaiosi o sassosi portati dalle acque", b) una voragine profonda". Impruneta, (14 km. da Firenze). Importante centro vinicolo e olivicolo, universalmente noto per la pregevolezza delle terrecotte che vi si producono. La zona fu abitata in epoca etrusca e romana. Nel Medioeveo appartenne ai Buondelmonti e successivamente a Firenze. Alla sua fama diede un notevole contributo la famosa pieve di Santa Maria, nominata per la prima volta in un documento del 1040. Lamole, (in comune di Greve in Chianti). Il toponimo può trovare la sua origine dal latino lama "terreno paludoso, pozzanghera", e quindi si riferisce ovviamente ad una caratteristica geografico evidente per le popolazioni che hanno dato il nome, ed infatti si trova quasi alla foce del Greve. Lastra a Signa, (13 km. da Firenze). In epoca medioevale (con il nome di Lastra a Gangalandi) appartenne ai Conti Cadolingi di Fucecchio. Nel 1107 i Fiorentini conquistarono il castello ed il paese entrò a far parte dei domini di Firenze. Nel 1365 fu devastato dai Pisani. Nel 1380 i Fiorentini costruirono le imponenti mura trasformandolo in un avamposto di difesa sulla strada verso Pisa. Nel 1529 fu assaltato e conquistato dalle truppe imperiali del Principe d’Orange che assediavano Firenze. La prima parte del toponimo si riferisce alla geonomastica e deriva dalla parola lasta,lastra in cui si indicano "gli strati di macigno posti verso il poggio". Signa deriva invece dall'antroponimo asinius, e ricorda che bisogna tener conto della vicinanza del Signano, presso Scandicci. Lucolena, (in comune di Greve in Chianti). Il nome deriva dal gallico leukos "bosco", che si ritrova nel latino lúcus dove viene ad indicare un "bosco sacro". La parte suffissale crea qualche problema di interpretazione, e se non si trattasse di suffisso invaliderebbe l'interpretazione data. Tuttavia qualche studioso vi vede l'antroponimo etrusco Aul¢na, quindi può essere interpretato come "(il) bosco di (proprietà)". Montaione, (47 km. da Firenze). Centro agricolo posto sullo spartiacque fra la Valdelsa e la Val d’Egola. Nel 1369 si sottomise a Firenze. Nel 1396 fu conquistato dalle truppe di Gian Galeazzo Visconti, ma venne presto ripreso dai Fiorentini. Il nome deriva dal geonimo latino mons "monte". Montefiridolfi, (in comune di Greve in Chianti). La prima parte riprende il geonimo latino mons "monte", per alcuni studiosi la seconda parte deriva dall'antroponimo germanico Rodolfo. Montespertoli, (26 km. da Firenze). Importante centro agricolo e vinicolo posto sulla cima di un colle lungo lo spartiacque tra la Val di Pesa e la val d'Elsa. Citato in alcuni documenti dell’XI sec., passò definitivamente sotto il dominio fiorentino nel XV sec. acquistando subito la fama di frequentato mercato agricolo. Il nome sembra che venga dal germanico Sighipert, nel 1000 d.C. è attestato già monte Sighiprtuli. Panzano, (in comune di Greve in Chianti). Grazioso borgo chiantigiano raccolto attorno alla maestosa chiesa dell’Assunta che conserva pitture di scuola del Ghirlandaio. Il nome gli viene dall' antroponimo latino pantian¥. Pontassieve, (18 km. da Firenze). Cittadina agricola ed industriale posta sulla riva destra della Sieve nelle vicinanze della confluenza con l’Arno. Il toponimo prende origine, come altri tipo Ponte a Ema, Ponte a Greve, da un antico insediamento nato sul fiume Sieve (nel particolare), ovviamente vicino o appresso al ponte che univa le due rive. Anzi è molto probabile che il nome di luogo possa anche esserne precedente se si immagina possibile la costruzione di un ponte in un posto così strategico, senza la creazione di strutture abitative o di controllo della via. L’importanza le deriva anche dall’essere punto nevralgico di una strategica via di comunicazione, soprattutto quando i fiumi venivano utilizzati come tali. L'idronimo è considerato oscuro, probabilmente preromano. Reggello, (36 km. da Firenze). Paese agricolo del Valdarno superiore posto nella zona collinare sulle propaggini occidentali del Pratomagno. Quasi certamente il paese di Reggello corrisponde al Castelnuovo di Cascia (si ricordi che il borgo già in epoca antica era vicinissimo all’importante pieve di Cascia) citato in documenti pontifici del XII sec. e che venne fortificato dai Fiorentini nel 1385. Grandissima importanza ebbe inoltre, fin dal XV sec. l’abbazia di Vallombrosa, rilevante centro di irradiazione del pensiero religioso. Rignano sull’Arno, (27 k. da Firenze). Centro agricolo del Valdarno sorto intorno all’anno 1000 sulla riva sinistra dell’Arno. Nel XII sec. buona parte del suo territorio apparteneva alle monache del monastero di Sant’Ellero, i cui privilegi furono riconosciuti nel 1191 dall’imperatore Arrigo VI. Rufina, (26 km. da Firenze). Borgo vinicolo della Val di Sieve, già citato come possedimento del Vescovato di Fiesole in un documento del 1103 ma formatosi realmente come centro abitato nel XVIII sec. San Casciano in Val di Pesa, (19 km. da Firenze). Grosso centro agricolo ed industriale posto sulle alture che separano la Val di Pesa dalla valle della Greve. Menzionato in un documento del 1105, fu fino al XIII sec. sotto il possedimento dei vescovi di Firenze. Dopo il 1272 passò alla giurisdizione del Capitano del popolo fiorentino. Nel 1326 fu devastato dalle milizie di Castruccio Castracani e nel 1354 da quelle di Frà Montreal d’Albarno. Nel 1355 la Repubblica Fiorentina fece costruire le possenti mura di fortificazione. Tavarnelle in Val di Pesa, (28 km. da Firenze). Paese agricolo della Val di Pesa, formatosi come stazione di posta romana ai bordi della via Cassia. Riguardo al nome la seconda parte serve a specificare di quale Tavarnelle si trattava, probabilmente rispetto a Tavernelle a Poggio Civitella in provincia di Siena. La prima deriva dal latino taberna, cosa confermata dal fatto che l'odierno agglomerato cittadino è nato dall'unione in un unico centro di tre antichi borghi situati sulla via romana dove vi erano situate delle taverne. |
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