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Il Vino Nobile di Montepulciano

Il Vino Nobile di Montepulciano (originariamente "dei nobili", poichè destinato solo ai banchetti degli aristocratici) è uno dei più antichi e gloriosi vini italiani. Se ne parla già in una lettera del 790 e nel 1549 Sante Lancerio, cantiniere di Papa Paolo III, lo definì "vino perfectissimo". Lo scrittore ed uomo di scienza Francesco Redi, autore del celebre poema "Bacco in Toscana" (1685) scrive "...Montepulciano d'ogni vino è re". Il Nobile stato uno dei primi ad ottenere la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Si produce esclusivamente in territorio del comune di Montepulciano, su terreni compresi tra i 250 e i 600 metri s. l. m.

I vitigni utilizzati sono il Prugnolo gentile, che è un clone del Sangiovese selezionato a Montepulciano nel XVIII sec. (per il 60/80%), il Canaiolo nero (10/20%9) ed altri vitigni raccomandati come il Mammolo o il Grechetto, detto popolarmente pulce in culo per una caratteristica macchiolina in fondo all'acino (20%).

Il colore è il rosso rubino vivo con sfumature granato, il sapore è tannico e leggermente amarognolo, il profumo è quello della viola mammola.

Il Vino Nobile trova la sua festa nei piatti di carni arrostite e con i formaggi.

Nel 1965 si è costituito, per diffondere l'immagine di questo vino, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano che riunisce la gran parte dei produttori di Vino Nobile.


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