Cosa, Come, Dove, Quando nel Verde della Toscana


L' Arno
il grande fiume della Toscana

Guardando il corso dell'Arno e dei suoi affluenti, come per tutti i grandi fiumi attorno alle cui rive si sono sviluppate le più grandi civiltà, è possibile scorrere la storia della Toscana e dei suoi paesi. Come ricorda Dante, l'Arno è "...un fiumicel che nasce in Falterona/ e cento miglia di corso nol sazia",(Purgatorio XIV vv. 17-18) e "...per mezza Toscana si spazia...",(Purgatorio XIV v. 16) da Bocca d'Arno vicino al "...crudo sasso",(Paradiso XI v. 106) passa "...Tra i brutti porci, più degni di galle/ che d' altro cibo fatto in uman uso,/ dirizza prima il suo povero calle./ Botoli trova poi, venendo giuso,/ ringhiosi più che non chiede lor possa,/ e a lor disdegnosa torce il muso./ Vassi caggendo; e quant' ella più 'ngrossa,/ tanto più trova di can farsi lupi/ la maladetta e sventurata fossa./ Discesa poi per più pelaghi cupi,/ trova le volpi sí piene di froda,/ che non temono ingegno che le occúpi.",(Purgatorio XIV vv. 43-) "...infin là 've si rende per ristoro/ di quel che 'l ciel de la marina asciuga,/ ond' hanno i fiumi ciò che va con loro...".(Purgatorio XIV vv. 34-36)

Con tinte forti, specialmente contro gli aretini ed i pisani, Dante descrive il fiume dei Toscani, o meglio di coloro nati "...sovra 'l bel fiume d' Arno e la gran villa...".(Inferno XXIII v. 95)

Partendo da Bocca d'Arno incontriamo la cittadina di Stia con la magnifica Pieve nata sulla via che unisce il bacino dell'Arno con quello della Sieve, e più avanti il paese di Pratovecchio circondato da una miriade di chiese e monasteri, dominato dall'alto dai ruderi del Castello di Romena. Sorpassata la storica piana di Campaldino, sorge dall'alto Poppi con il bellissimo castello dei Conti Guidi, palazzo comitale simile a Palazzo Vecchio, sede dell'archivio storico. L'Arno lascia poi, alla sua sinistra, la collina dove è arroccato il paese di Bibbiena, e serpeggia circondato da innumerevoli paeselli e chiese, fino alla curva improvvisa verso nord nella piana aretina.

Qui entra nella zona del Val d'Arno, dominata dalla cittadina di Castiglion Fibocchi e sulle cui rive i romani costruirono la via Cassia, che doveva unire Roma a Fiesole.

La Val D'Arno è costeggiata da numerosi paesi e borghetti che riflettono la storia della Toscana agricola e della sua logica via di comunicazione: l'Arno, difficile da navigare, ma grazie alla via alzaia, dove le barche venivano trainate laddove il letto del fiume era impervio.

Nei pressi di Laterina, vicino alla diga della Penna, si trovano i resti del ponte di Valle, d'epoca medioevale. Importantissimo il centro di Montevarchi, d'epoca tardo medioevale, con le bellissime chiese di San Lorenzo e Santa Maria del Giglio. A destra incontriamo il paese di Terranuova Bracciolini, insediamento del '300 contornato da numerosissime chiese romaniche e non, e poco dopo a sinistra ci viene incontro il paese voluto da Firenze nel 1299, popolato con le genti del Castello di Piano Alberti: San Giovanni Valdarno, con la pieve di San Giovanni Battista e la chiesa di San Lorenzo.

Sorpassata poi Figline Valdarno, importante mercatale della zona, con ancora le mura del '300, create da Firenze per aumentarne le difese, come per la vicina Incisa, si arriva alla diramazione aggiunta alla via Cassia, per arrivare direttamente a Firenze, voluta dall'imperatore Adriano nel III° secolo, passando da San Donato in Collina raggiungendo la Piana di Ripoli.

Prima della cittadina di Rignano sull'Arno, all'altezza della località Il Leccio, troviamo il bivio per Reggello con attestazioni romaniche nella pieve di San Pietro a Pitiana e la chiesa di Sant'Agata in Arfoli.

Passata Rignano, l'Arno si perde tra le colline facendo poi una curva verso ovest arrivando a Pontassieve.

Questa indica il bivio per l'oltrappennino, costeggiante il fiume Sieve, maggior affluente dell'Arno. La cittadina, ai piedi del monte Giovi, conserva numerose vestigia medievali. Continuando e lasciato il paese di Compiobbi, iniziano a svilupparsi a sinistra la Piana di Ripoli ed a destra la Piana di San Salvi. Sulla collina l'antica Fiesole con la bellissima piazza incastonata tra il medievale palazzo comunale e la rocca, con la splendida chiesa di San Francesco. Importantissima città etrusca divenne intorno al XII secolo satellite di Firenze, poco dopo gli inizi della costruzione della cattedrale di San Romolo.

Dall'altra parte si sviluppò dall'epoca etrusca in poi, il paese di Bagno a Ripoli, le cui colline sono incastonati una miriade di chiese, cappelle e tabernacoli, che dimostrano la fervida fede religiosa del contado fiorentino.

Lasciata Firenze l'Arno passa in mezzo alle medievali Lastra a Signa e Signa collocate qualche chilometro dopo la confluenza del fiume Greve con l'Arno.

La Greve nasce all'altezza del paese di Lamole, sede di un antico castello, e strisciando per i monti del Chianti arriva presso l'omonimo paese, Greve in Chianti formatosi come centro economico e nevralgico per la comunicazione dei castelli, borghi e pievi del circondario. Sul colle alla sua sinistra sorge il borghetto medievale del castello di Montefioralle, dove le vestigia del passato sono molto ben conservate.

Andando avanti si arriva presso il Castello di Vicchiomaggio, con la sua chiesa romanica. All'altezza del Ferrone l'Arno volta a ovest verso il paese di Tavarnuzze, e passata l'abbazia della Certosa risalente al '300, superando il paese di Ponte a Greve, si infila nell'Arno.

Proseguendo l'Arno fa due curve e superando il colle della trecentesca Malmantile, si arriva al Castello di Capraia, importante centro di controllo del traffico fluviale. Siccome era possedimento pistoiese, Firenze costruì il Castello di Montelupo Fiorentino sulla sponda sinistra, di modo che servisse per difesa al contado fiorentino, controllando anche la confluenza del Pesa.

Il torrente Pesa nasce dai Monti del Chianti e serpeggiando tra le colline arriva al paese di Radda in Chianti, posto su di una collina che separa la Val di Pesa con la Val d'Arbia,

Avanti incontra i borghetti di Castello di Monte Rinaldi e di Lucarelli, e costeggia il paese di Panzano, dove curva formando quasi un cerchio incontrando i paesi di Sambuca e Passignano, con il cenobio dell'890. Lasciando Montefiridolfi alla sua destra, all'altezza di San Casciano Val di Pesa, città nata sui colli che controllano la Val di Pesa e la valle della Greve, cinta da mura trecentesche che conservano all'interno numerose vestigia medioevali, il Pesa devía verso ovest incontrando l'Arno presso Montelupo Fiorentino.

L'Arno arriva poi al paese di Limite ed all'altezza di San Pietro a Marcignana con la sua bella chiesa in cotto e arenaria, si incontra un altro affluente: il fiume Elsa.

Questo nasce dalle colline metallifere senesi e tocca una miriade di paesini ancorati nel tempo. La prima importante città è Colle Val d'Elsa, che fondata in epoca medioevale si sviluppò piano piano anche grazie alla via Francigena e alle cartiere e mulini alimentati dallo stesso fiume. Avanzando si incontra il paese di Poggibonsi, sviluppatosi lungo la via Francigena, oggi il principale centro commerciale del Chianti. Più avanti incontrato il colle dove sorge Certaldo, castrum dei conti Alberti, località amata dal Boccaccio dove si fece seppellire, circondata da numerose chiese di origine romanica, l'Elsa raggiunge Castelfiorentino, diventato nel XII° secolo avamposto di Firenze contro Siena, oggi è sede di musei d'arte rinascimentale.

L'Elsa incontrandosi con l'Arno forma una grande piana che si allarga via via verso il mare. Qui troviamo la medioevale Fucecchio che padroneggiava la via Francigena, e sull'altra sponda San Miniato, circondata da edifici religiosi tra i più antichi, ed anche questa importante centro di controllo della via Francigena e la via di comunicazione tra Firenze e Pisa. Continuando sulle rive dell'Arno incrociamo une serie dil'Elsa paesi medievali quali Santa Croce, Pontedera, alla confluenza con il fiume Era, Calcinaia, Cascina, spesso teatri delle battaglie tra Pisa e Firenze, arrivando alla città di Pisa, l'antica repubblica Marinara.

Ormai siamo alla fine del viaggio. Superata Pisa l'Arno scorre per i suoi ultimi chilometri il Parco regionale di Migliarino, ed a nord di Marina di Pisa sfocia nel Mar Tirreno.
 


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