Home Catalogo
Libri
Novità & Eventi Acquista Contattaci Pubblicare con Edarc Poesia Links

Oltre Firenze La Guida di Firenze La Guida del Chianti  Le Guide Edarc Saggistica
 
 





 

 
 

I Diari di Crudelia Dobermann

ISBN 978-88-86428-78-1
Formato: 13 x 20
Pagine: 108

Prezzo: Euro 14,00

 

 

 

 

Scheda Editoriale

 

 

 

Due differenti relazioni. Due differenti capitoli che si chiudono. Due donne differenti allo specchio. Ognuna davanti al proprio. Due differenti stralci di vita a confronto.

Le lacrime, le battute, la rabbia. La delusione e la speranza. Il perdono e l’odio. Il rancore mescolato al desiderio. Il tentativo di trovare risposte e la cocciuta paura di cercarne di reali. La rinuncia ad immaginare cosa verrà domani. La corsa verso la speranza nel futuro. La paura di rimanere sola. Il rifiuto di avere paura. Lo slancio nel trattenere il ricordo o nel sotterrarlo per sempre.

Due anime affrontano in modo differente lo stesso cammino, lasciando aperta la porta al domani o richiudendola pesantemente sul passato. Con rabbia, con comprensione, con pazienza o con livore.

Sempre e comunque il lutto va elaborato, la perdita affrontata e le decisioni vanno prese. La differenza tra la ruggine e lo smalto. "...certamente lui era Giuda" oppure "L’intensità del tramonto".

 

copertina di Luciano Acampora

 

 

Crudelia Dobermann è nata nella provincia di Reggio Emilia nello stesso anno in cui uscì il primo disco di Madonna. Profondamente emiliana, scrive per diletto e per sarcastico senso dell’umorismo (molto spesso incomprensibile ai più). Collabora alla rubrica "Guepière" del magazine online www.opsss.it.

 

Leggi un brano

 

 

Ordina i libri
 

Hanno detto - Commenti - News

Invia un commento al libro

   

Gazzetta di Reggio

 

Domenica

3 gennaio 2010

Articolo di Linda Pigozzi

dedicato al libro

"I diari di Crudelia Dobermann"

sulla Gazzetta di Reggio

Repubblica

 

24 novembre 2009   pagina 17  

sezione: BOLOGNA

Crudelia, il femminile offeso

 

TUTTI i sentimenti del femminile offeso, raccontati in due versioni: quelli appartenenti a Crudelia, quelli vissuti da Linda. Frecciate e giochetti cinici degli amici da un lato, dall' altro la solitudine di tanti perché che non trovano risposta. I silenzi di un cellulare che non squilla. Passaggi di testimone che non portano lontano, il destino delle due giovani donne è pressoché identico: ne I diari di Crudelia Dobermann (Edarc) i tanti stereotipi maschili sono alimentati dai soliti, multiformi cliché femminili.

 

Articolo di Micol Lavinia Lundari

dedicato al libro

"I diari di Crudelia Dobermann"

sulla Repubblica

 

Pisa Book Festival 

 

9 - 10 - 11

ottobre 2009

 

 

 

Momenti della presentazione

 

 

Allo stand Edarc:

Luca Strano, Nicola De Benedetti, Valerio De Lorenzo, Marco Bortolotti e Crudelia Dobermann

Crudelia Dobermann

con Valerio De Lorenzo durante
la presentazione dei "Diari di Crudelia Dobermann" nella sala blu del Palazzo dei Congressi di Pisa.

Presentazione del libro

I Diari di Crudelia Dobermann

 

Libri in Cantina

 

Susegana (TV)

 

3-4 ottobre 2009

 

Momenti della presentazione

 dei "Diari di Crudelia Dobermann"

nella biblioteca del Castello di Susegana (Treviso)

 

 

Presentazione del libro

I Diari di Crudelia Dobermann

 

www.parmadaily.it

 

Intervista alla scrittrice mezzo sangue parmigiana dei "Diari di Crudelia Dobermann.

 

12/08/2009

 

 

 

 

Sono Crudelia Dobermann ma non sono letale

 

Intervista alla scrittrice mezzo sangue parmigiana dei "Diari di Crudelia Dobermann.

 

12/08/2009

Come nasce Crudelia Dobermann?

Crudelia Dobermann è il mio pseudonimo e nasce da una serie di nomignoli che mi sono stati attribuiti tempo addietro per ragioni non legate alla scrittura.
“Crudelia” perchè hanno fatto ironia sul doppio colore dei miei capelli, da una parte marroni scuro e dall'altra biondo platino. “Dobermann” perchè in una situazione particolare ho reagito senza far troppo rumore e al momento buono ho agito prendendo una serie di decisioni.
Mi hanno detto che sembro un dobermann perchè non abbaio molto e agisco al momento opportuno. Non che io sia una persona letale o spietata, tutt'altro.

 

Immagino che la copertina abbia a che fare con questo nome...

Sì, la copertina del libro è legata al nome ed è stata realizzata da un ragazzo di Reggio Emilia, Luciano Acampora, grafico per passione. Dopo aver letto alcune pagine del pdf del libro mi ha telefonato entusiasta e dopo pochi giorni mi ha spedito l'immagine. Secondo me è stato geniale traducendo in un'immagine il rapporto tra il dobermann e la donna. Preciso che la donna è l'ombra del dobermann...

"Diari di Crudelia Dobermann"... Parlano di te?
Il libro contiene le storie alternate di due donne. Quindi avremo un capitolo di una e un capitolo dell'altra ed entrambe si trovano ad affrontare la fine del proprio rapporto amoroso con il relativo partner grosso modo nello stesso momento e per lo stesso motivo.
Mi sono divertita, e spero anche i lettori, nel vedere le differenze delle reazioni possibili. C'è chi reagisce con rancore, rabbia e anche un certo sarcasmo. C'è chi invece è abbastanza incavolato però magari riesce a dominare l'istinto e a riflettere sul fatto che una persona non è quella giusta ma è comunque una bella persona.

 

Sono persone che hai avuto modo di conoscere?

No, la storia è inventata nel senso che i fatti sono inventati. Le reazioni sono quelle che probabilmente avrei avuto io in quelle situazioni. La cosa è nata per caso, come passatempo, senza alcuna volontà di arrivare alla pubblicazione.
Poi parlando con le amiche sono venute a galla numerose idee prendendo corpo una struttura. Piccoli scritti messi lì per diletto hanno preso posto in un insieme.

 

Può essere una provocazione verso il mondo femminile?

Sì, molto. Noi donne abbiamo tutte qualcosa in comune perchè quando conosciamo una persona e quindi la cosa è in salita in un crescendo tendiamo ad idealizzare chi abbiamo di fronte. Se uno è un metro e cinquanta automaticamente diventa un metro e ottanta. Quando invece le cose cominciano ad andare male il metro e ottanta diventa presto un metro e trenta e quindi non riusciamo mai ad essere veramente oggettive né nella prima fase né nella seconda. Il libro contiene molta ironia più che altro per sdrammatizzare. Nel senso che quando giunge la fine di un rapporto o di un'amicizia ci sentiamo soli e pensiamo che succeda solo a noi perchè sfortunati.

 

Quindi può aiutare condividere con altri la fine di un rapporto?

Sì, qualcuno leggendolo mi ha detto che si è divertito e di aver rivisto alcuni suoi atteggiamenti. La cosa mi ha fatto piacere perchè significa che l'obiettivo che mi ero preposta in un qualche modo sono riuscita a centrarlo.

 

Ci può essere un richiamo alla realtà di Parma?

Veramente io abito a metà tra Parma e Reggio, una specie di terra di nessuno. Per i reggiani sono parmense o parmigiana che dir si voglia e per la parte opposta sono una “testa quadra”. Sono stata a Parma per cinque anni ma per quanto ho visto capitano le stesse cose che nel resto del mondo. Dipende dalla mentalità, dalle origini, dall'educazione. Ci sono anche culture più predisposte ad affrontare certi argomenti rispetto ad altri. Ho constatato di dare molta più importanza alle questioni di cuore rispetto alle straniere che pongono il lavoro e i propri interessi davanti a tutto il resto.

 

Leggere questo libro potrebbe avere un valore terapeutico in seguito ad una delusione d'amore?

Molto spesso parte come vendetta un po' come la volpe che non arriva all'uva e dice che fa schifo. Però penso che serva molto a rivedere le cose nel senso che non dobbiamo pensare di aver perso il dio greco che ci aveva accolto fra le sue braccia ma semplicemente un essere umano come noi con pregi e difetti. Serve a ridimensionare la perdita e a pensare che probabilmente tra sei, otto mesi, ci troveremo a sorridere sull'intera storia.

 

Si parla di te in questo libro?

Di mio personale ci sono le reazioni nel senso che in quella situazione mi sarei trovata a rispondere esattamente con quelle parole. Le due protagoniste parlano con la mia bocca che cambia molto tra una storia e l'altra perchè scritte in momenti diversi. La prima protagonista, Crudelia, è più aggressiva e abbaia parecchio senza mordere. La seconda, che ho scelto di chiamare Linda è più trasparente, più onesta con sé stessa. Abbaia molto meno.

 

Essere dobermann è un punto di arrivo, di maturazione?

Credo sia solo un modo di essere. Tutti nella vita ci troviamo ad essere un giorno più simili ad un dobermann, silenziosi, mentre altri giorni ci svegliamo che siamo dei carlini, brontoliamo per nulla senza essere costruttivi. Credo questo faccia parte della natura umana, temo. Non credo nelle persone stabili che hanno lo stesso comportamento, lo stesso umore tutti i giorni.

 

Si può cambiare?

Secondo me si possono smussare gli angoli. Una persona molto aggressiva può imparare a mitigare i propri toni, esprimendosi meglio e facendosi capire di più. Ma credo che interiormente uno mantenga la propria essenza. Si migliora o si peggiora a seconda dei casi ma la base rimane la stessa.

 

Per te cosa significa scrivere?

Sicuramente a sfogare, a liberarsi da una tensione. Sicuramente è un passatempo ed è difficile da spiegare soprattutto a coloro che hanno interessi diversi. Così come gli appassionati di Formula Uno che pur non potendola guidare o toccare hanno la possibilità di guardarla attraverso uno schermo, a me piace vedere determinate cose che prendono forma attraverso la scrittura. Scrivendo mi rilasso e mi diverto.

 

Crudelia Dobermann continuerà ad esistere nei prossimi libri?

Credo continuerà ad esistere se non solo nella mia testa anche nei ricordi di coloro che l'hanno apprezzata come personaggio. Magari si evolverà e diventerà Candy Pitbull. In un probabile secondo libro ci sarà Matilde che avrà anche un passato ed un background a differenza di Crudelia e Linda la cui storia è limitata al presente.

 

Che rapporto hai con le protagoniste?

Diciamo che le conosco molto bene. E' un po' come se fossero le mie figlie, un'estensione di me. E' istintivo per me capirle entrambe ma il mio è un parere di parte.

 

Come mai preferisci rimanere anonima?

Non sono ricercata né dalla polizia nè dall'FBI. L'idea di pubblicarlo non è stata mia e qualcuno molto vicino me mi ha convinta a farlo.
Come persona non amo essere identificata, non amo le folle e il baccano. Sono molto riservata e quindi tendo a non espormi troppo. Almeno per il momento non ho ritenuto opportuno pubblicare direttamente il mio nome.
Anche il mio account su Facebook riporta il nome “Crudelia Dobermann” per lo stesso motivo. Tuttavia c'è stato qualcuno che anche da una foto di un semplice sguardo è riuscito a risalire a me... e per questo è stata rimossa.

 

Potrebbe esserci un ritorno di fiamma in queste relazioni?

Penso di no. Il prossimo libro sarà il racconto di una storia di due persone che nasce tra alti e bassi, a più riprese e non so ancora se fare nascere un vero e proprio amore.

 

Pensi che i lettori potrebbero riconoscere la tua mano?

Credo proprio di sì. Una mia amica lo definisce “il graffio”. Sarebbe un ottimo segno in quanto avrei lasciato una buona impronta già nel primo libro.

 

Questa è la tua prima esperienza come scrittrice?

Sì. E' iniziato tutto ad Aprile-Maggio assieme alla collaborazione con Opsss, un magazine online di Parma all'interno del quale curo una rubrica, “La guepiere”. Recente è la pubblicazione del libro, disponibile presso la Casa Editrice Edarc e i maggiori distributori a livello nazionale. Mi auguro di ripetere presto questa emozionante esperienza con un secondo libro.

 

Massimiliano Losini

 

www.opsss.it

 

"I diari di

Crudelia Dobermann" diventano un libro

 

venerdì

12 giugno 2009

recensione al libro

"I diari di Crudelia Dobermann"

 

Cento pagine, due storie parallele: quelle di due ragazze con il cuore a pezzi che hanno però due modi molto diversi di reagire. Si intitola “I diari di Crudelia Dobermann” ed è il primo romanzo dell’autrice di “La guepiere”, la rubrica che riempie tutti i sabati di Opsss.it. Verrà pubblicato entro la fine di giugno e, a ottobre, verrà presentato al Pisa Book Festival. Un libro che vale la pena di leggere, perché in un qualche modo riguarda un po’ tutti noi.

A chi, infatti, almeno una volta nella vita non è capitato di essere lasciati? Una situazione quasi sempre spiacevole che in “I diari di Crudelia Dobermann” viene affrontata in ogni sua singola sfaccettatura, in ogni singola fase di quell’altalena emotiva che inizia spesso con la rabbia e in qualche caso termina con la conquisto di un ricordo pulito dei tempi che furono, molto più spesso –purtroppo- in un sentimento chiamato rancore. Un viaggio tra ricordi, presente e speranze, in cui non manca quel pizzico di pepe e quella buona dose di ironia che contraddistinguono lo stile della giovanissima Crudelia Dobermann, nata nella provincia di Reggio Emilia nell’anno in cui uscì il primo disco di Madonna.

Come mai questo pseudonimo?

<Me lo hanno “appioppato” alcuni amici: Crudelia perché per un certo periodo ho avuto i capelli bicolor, Dobermann a causa di un frangente in cui, proprio come questi cani che non ringhiano e non abbaiano, sono andata dritta al sodo senza fare troppo rumore… ma in maniera molto efficace>.

Quanto c’è di te in questo romanzo?

<Abbastanza, benché i fatti siano inventati al 99% ci sono le reazioni, i pensieri, le osservazioni piuttosto che i cambiamenti repentini che io potrei aver avuto in un momento o nell’altro>.

Cosa ti auguri che possano trarre i lettori dal tuo libro?

<Quello che mi farebbe più piacere sarebbe sapere che questo romanzo è riuscito ad aiutare anche chi era nel pieno della catastrofe affettiva a stare un pochino meglio, a sdrammatizzare, a prendere le distanze dal proprio dramma e a capire che si tratta di qualcosa di condiviso, che almeno una volta nella vita è capitato a tutti>.

Come mai hai deciso di pubblicarlo?

<Devo ammettere che è stato un po’ un caso. Scrivere mi è sempre piaciuto, anche solo per diletto. C’è chi corre, chi guarda la Formula Uno… A me piace l’utilizzo delle parole, mi diverte. E’ stata una mia carissima amica a consigliarmi di provarci. Ed eccomi qui>.

In procinto di pubblicare un libro, con la casa editrice Edarc, che entro la fine del mese sarà distribuito presso le biblioteche nazionali di Roma e di Firenze, tramite la Libro Co. di San Casciano Val di Pesa (Firenze), la Casalini Libri di Fiesole (Firenze), la Codex di Milano, la Ermes di Foggia e anche tramite i portali Ibs, Webster, Libreria Universitaria, Dvd e Unilibro, che sono i più grandi portali di distribuzione libraria. Qualsiasi libreria interessata può inoltre procurarsi “I diari di Crudelia Dobermann” contattando l'editore tramite il sito www.Edarc.it

 

   
   
   

 
 

EDARC Edizioni - Via di Terzano, 2 - 50012 Bagno a Ripoli FIRENZE
Tel. +39 055 630853 - Fax +39 055 633033
www.edarc.it  -  e-mail: edarc@edarc.it