martedì
13 aprile 2010 10.08
recensione al volume La
neve sul cuore di Gabriella Fabbro
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Critica d’arte
forse divergente
di ELIO VARUTTI.
LA NEVE SUL CUORE.
Pubblicata la prima raccolta di poesie di Gabriella Fabbro,
diplomata allo Stringher nel 2001, con 31 fotografie di
Alessandro Guerrini.
C’era una volta una studentessa dello Stringher che nel maggio del
2001 scrisse una poesia di 55 versi, intitolata: “Soldato”. Era
dedicata ai Caduti di tutte le guerre. Fu letta in pubblico, durante
una visita d’istruzione, all’inaugurazione del cippo che, a
Cercivento, un paesino della Carnia, ricorda quattro alpini fucilati
il 1° luglio del 1916, poiché accusati di rivolta. Era da dieci anni
che un discendente di uno di quegli alpini ne chiedeva la
riabilitazione e un segno su cui pregare e ricordare. Gli alpini
carnici fucilati erano Silvio Ortis, Basilio Matiz, Angelo Massaro e
Giovanni Battista Coradazzi.
Studiando quei fatti storici a Gabriella Fabbro cadde… la prima neve
sul cuore. Componendo quei versi liberi, dimostrò a se stessa, alle
sue compagne di classe del corso turistico, ai suoi professori, al
sindaco di Cercivento e agli alpini carnici di oggi che si può fare
poesia civile con una grande semplicità e con tanta passione
intellettuale.
Era dal 1997 che la Fabbro si dedicava alle liriche. Qualche opera è
sull’amore, qualche testo è ricco di introspezioni e poi c’è il
sociale, cui l’autrice non può rinunciare. Nel 2009 ha deciso di
dare alle stampe una silloge delicata di trentuno poesie scritte
fino al 2004. Il volumetto è una gran bella rivelazione. Si tratta
di parole dosate col bilancino da farmacista, con un certo richiamo
all’ermetismo. Persino l’aspetto tipografico ha una sua forma
particolare, vista la scelta della centratura di ogni rigo, come in
certe “Poesie in forma di rosa” di Pasolini, se non fa molto chiasso
questo tipo di richiamo. L’orizzonte culturale della poetessa è di
tipo globale, con una sola concessione alla poesia intitolata “Buja”,
che è quasi una dedica al natio borgo friulano.
Un'altra poesia si intitola "Campagna". Ecco l'incipit: "Notte /
Assordante silenzio. / Tensione / e cicale / che vibrano / nell'aria
senza soffio. / Luci di strada / che da lontano son la via / per le
montagne." (...).
Il testo è arricchito da una lunga serie di fotografie di Alessandro
Guerrini, operatore nel campo turistico, come la Fabbro, la quale
ultimamente si dedica pure all’insegnamento. Sono scatti realizzati
a New York, oppure nelle campagne toscane, qualcuno a Firenze e nei
dintorni. Belle le foto e belle le poesie.
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Gabriella Fabbro, “La neve sul cuore”,
EDARC Edizioni,
Bagno a Ripoli (FI), 2009, pp. 76, euro 10.
Info:
http://taralluccievino.splinder.com/
http://www.facebook.com/people/
Gabriella-Fabbro/661009286
http://edarc.it/Autori/Fabbro_Gabriella/
La_neve_sul_cuore.htm
www.guerriniphotographers.eu
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