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Nico Valenti
Ventu,...
piscistoccu... e malanova
Raccolta di frasi,
detti, proverbi e modi di dire caratteristici del dialetto
messinese
ISBN 88-86428-12-X
Formato 13 x 20
Pagine: 170
Prezzo: Euro 12,00
Messina, al centro del mediterraneo, è
sempre stata un luogo d’incontro delle più diverse culture
che intrecciandosi hanno creato uno spirito unico. E non
solo! I messinesi, nel corso del tempo ne hanno viste, per
davvero, di cotte e di crude, e alfine tutto ciò ha creato
un singolare temperamento in cui si mischiano arguzia e
perfidia, generosità e disincanto, apatia e creatività…
miscugli terribili ed affascinanti che poi producono battute
fulminanti, proverbi inconfutabili, storielle maliziose,
giri di parole piccanti, ecc. ecc.
“Ventu, Piscistoccu e malanova” sono tre elementi che non
mancherebbero mai sulle rive peloritane; il vento e lo
stoccafisso ancora, ancora… in sé non hanno niente di
sconvolgente, ma è con il terzo elemento “la malanova”,
l’imprecazione più diffusa a Messina, che si crea una
stupefacente alchimia produttiva di frasi corrosive. La
saggezza popolare, la bonomia, e soprattutto la cattiveria e
il dileggio si attorcigliano in parole ed accenti dando
vita, seppur con squisita, altissima, perfino sublime,
volgarità, a purissime creazioni letterarie.
Una ricerca approfondita ed appassionata nella quale
l’autore, pignolo ed infaticabile, si addentra nelle
origini, nelle etimologie, sviscerandone i significati
palesi, quelli nascosti e quelli più oscuri, non nascondendo
mai la nostalgia per il tempo semplice (ma era poi proprio
così?) della sua gioventù, quando nelle strade, nelle
piazze, nei cortili, nei moli del porto, nelle osterie, la
vita era più vita.
Nico
Valenti è nato a Messina. Dopo gli studi ha fatto i
tradizionali mille lavori prima di arrivare alla SIP di cui
è stato, per oltre trent’anni, dipendente; vive nel nord
Italia da molti anni. Essendo da sempre appassionato cultore
delle battute più vive del dialetto messinese, nei momenti
in cui i dolci ricordi della gioventù sopravvenivano ha
fermato quegli attimi mettendoli su carta.
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commento al libro |
Lumie di Sicilia
Periodico dell'ACUSIF
Associazione Culturale
Sicilia
Firenze
n. 60
giugno 2007 |
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8 Dicembre 2006
Recensione di Felice Irrera
sul settimanale Centonove |
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12 ottobre 2006
Giovedì
commento di
Nino Principato
a "Ventu...
piscistoccu...
e
malanova" |
Desidero
complimentarmi vivamente con il mio concittadino
Nico Valenti per l'ottimo suo libro "Ventu...piscistoccu...e
malanova", edito da questa spett.le Casa editrice.
Il testo è veramente completo sotto tutti i punti di
vista ed offre uno spaccato esauriente della "messinesità"
più autentica e genuina ormai, purtroppo, in via di
estinzione. E' veramente difficile sintetizzare in
un libro fatti e vicende popolari di un periodo
della città, osservati con l'occhio del cuore e del
sentimento da chi ha vissuto, intensamente, quegli
anni, e nei quali mi sono riconosciuto e rivisto
ragazzo alle prese con la costruzione del mio "carritteddu"
o nel corso di interminabili partite col "paloggiu",
nei cortili e nelle strade silenziose della mia
Messina di allora.
Ore felici scandite, di tanto in
tanto, dalle sudate nenie arabe dei venditori
ambulanti ("...cabbuni du foitti aiu...; "...alasticu
pi legacci, alasticu pi mutanni..."; "...gghiosa!
gghiosa...gghiosa niura che megghiu di frauli!..."
le ho ancora stampate in testa) e dai richiami delle
nostre mamme che, inutilmente, si sgolavano per
farci sapere che la cena era pronta e che era ora di
rincasare. Un mondo piccolo, un'infanzia lunghissima
da trascorrere, le piccole paure per un inoffensivo
"Zagarella", tutta un'atmosfera che ho rivissuto
nelle pagine di Nico Valenti, un tributo d'affetto
per la sua e la nostra Messina. Grazie e
complimenti, Nico, per la sua meritoria opera.
Affettuosamente, Nino Principato |
Locandina di presentazione
Settembre 2006 |
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